Firenze, 8 agosto 2022

Al Sindaco di Firenze

Alla luce dell’articolo riprodotto in calce alla presente, quale cittadino di Firenze, invece di attivare un accesso agli atti, sono a porle la seguente domanda visto che la sicurezza stradale è interesse di tutti:

Nel sito internet del Comune di Firenze dove trovo l’elenco 2022 contenente i dati suddivisi per giorno e mese sui controlli eseguiti dai vigili urbani, completo con il numero delle sanzioni elevate e il numero degli incidenti stradali rilevati, fermando chi sfreccia in bici elettrica e/o con monopattino elettrico per verificare se rispettano quanto previsto nell’articolo 50 del Codice della Strada?

Abitando in via di San Niccolò, ogni giorno percorro il lungarno, vedendo vigili urbani e/o ausiliari del traffico che elevano contravvenzioni a raffica (grazie a una macchinetta a batterie), lasciando il bigliettino della contravvenzione sulle moto e autovetture parcheggiate che non creano ostacoli e/o pericoli alla circolazione stradale. Ovviamente si tratta di cittadini che, costretti dall’assenza di stalli di sosta liberi (nonostante la carenza degli stalli di sosta il Comune ha autorizzato l’installazione di tantissimi dehor che tolgono stalli di sosta e attivano la movida a danno dei residenti), occupano gli stalli di sosta riservati ai residenti e/o stalli di sosta a pagamento, non pagando il parcheggio sia per motivi economici sia perché ritengono detti pagamenti una gabella.

Al contrario, sul lungarno dal Ponte a San Niccolò al Ponte alle Grazie, all’interno della pista ciclabile e anche fuori, vedo sfrecciare bici e monopattini elettrici, che in alcuni casi superano in velocità i motorini, ma non li ho mai visti fermare e verificare.

Non solo, come da ripetute fotografie, i vigili urbani non intervengono per contravvenzionare e far portare in deposito le bici elettriche abbandonate sui marciapiedi, sulle strisce pedonali eccetera nonostante siano delle micidiali insidie stradali che impediscono alle persone con disabilità un percorso facile e sicuro.

A leggerla, Pier Luigi Ciolli

Associazione Nazionale INSIEMEinAZIONE

50125 FIRENZE via di San Niccolò 21

www.insiemeinazione.com

328 8169174

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Testo estratto da https://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/fa-un-incidente-con-la-bicicletta-che-aveva-trasformato-in-motorino-1.7960218

Fa un incidente con la bicicletta che aveva trasformato in motorino. I vigili sono intervenuti e hanno elevato sette contravvenzioni sia al proprietario del mezzo sia a chi lo guidava.

Un 27enne, l’altro pomeriggio, alla guida di quella che pareva una bicicletta elettrica a pedalata assistita, percorreva via Colombo e all’incrocio con Via Rosselli anzichè fermarsi e dare la precedenza, accelerava e tagliava la strada ad una Bmw provocando un urto frontale. Il giovane riportava lesioni e veniva trasportato al pronto soccorso, sul posto per i rilievi una pattuglia della sezione infortunistica della polizia locale; emergevano perplessità sulla velocità sostenuta con la quale il velocipede perveniva all’urto. Venivano quindi avviate una serie di verifiche e l’esito consentiva di documentare che il mezzo, anziché essere una bicicletta a pedalata assistita, era un vero e proprio ciclomotore elettrico non immatricolato: sotto alla pedana vi era punzonato il numero di telaio che riportava la sigla “L1EB” corrispondente alla classificazione europea dei veicoli a due ruote appartenenti alla categoria dei ciclomotori; inoltre il mezzo era dotato di una manopola di accelerazione che, azionata dagli agenti con il veicolo sul cavalletto, consentiva di raggiungere una velocità di molto superiore ai 6 kmh. Il veicolo risultava di proprietà di un amico del conducente, cui era stato dato in prestito. Al termine degli accertamenti, al conducente ed al proprietario, nel frattempo giunto sul posto del sinistro, sono state contestate, in obbligo solidale tra loro, ben sette diverse violazioni: la circolazione con ciclomotore non immatricolato e per il quale non era stato richiesto e rilasciato il certificato di circolazione, la mancanza della prescritta copertura assicurativa, la guida senza la necessaria patente di categoria AM, la guida senza casco protettivo, la mancata precedenza e, a carico esclusivo del proprietario, l’incauto affidamento del mezzo a persona priva della patente di guida, il tutto per diverse migliaia di euro.

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