FERMIAMO LE TENSIONI A DANNO DEI CITTADINI E DELLE FORZE DELL’ORDINE
Se arrivano persone che compiono violazioni di legge e poi sono targate dai media come di estrema destra oppure di estrema sinistra, è bene ricordare a tutti il dovere di intervenire per evitare il successo di una nuova strategia della tensione, attivata nell’oscurità, da chi comanda l’economia del paese a suo esclusivo vantaggio, facendo aumentare le disuguaglianze economiche tra i cittadini. Ecco cosa scriveva il 19 gennaio 2020 il SOLE 24 ORE sulla situazione economica: “Il patrimonio del 5% più ricco degli italiani (titolare del 41% della ricchezza nazionale netta) è superiore a tutta la ricchezza detenuta dall’80% più povero”. Riguardo al 2020, aprendo https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2021/01/FINAL_DisuguItalia_2021.pdf leggiamo: “In attesa di vagliare gli impatti della crisi sulla distribuzione della ricchezza in Italia, dati granulari (Lista Forbes) registrano un aumento nei primi 9 mesi della pandemia di 45,7 miliardi di euro del valore patrimoniale dei 36 miliardari
italiani più facoltosi”.
Nel 2021, pur non avendone i dati, sicuramente la forbice delle disuguaglianze è ancora più grande e da attribuire alla gestione dei governi Conte 1-2 e a seguire quello di Draghi.
Per quanto detto, ci sono e ci saranno manifestazioni di piazza, ma è inaccettabile che ci siano feriti tra le Forze dell’Ordine (9 ottobre 2021, 38 feriti a Roma) perché significa far vincere la strategia della tensione a vantaggio dei ricchi. Dunque, è dovere di tutti ricordare a chi manifesta che non devono MAI
schierarsi, offendere o colpire le Forze dell’Ordine.
Chi attacca le Forze dell’Ordine e/o incentiva a farlo dev’essere isolato, fotografato e denunciato.
In occasione di manifestazioni, le Forze dell’Ordine sono tenute a impedire avvicinamenti a zone protette; quindi, la manifestazione ha successo anche se si ferma davanti ai loro schieramenti.
Considerato ciò, gli organizzatori dell’evento dovrebbero capire che è controproducente innescare una guerriglia contro le Forze dell’Ordine, provocando danni e feriti, perché, così facendo, anziché il consenso si ottiene la disapprovazione dei cittadini. Anche perché si può sempre riproporla in altra data e in altre piazze (magari concomitanti alle abitazioni di chi è stato eletto a rappresentarci in Parlamento e che non si oppone alla mala gestione di emergenza del paese), allestendo a supporto dei gazebo per mettersi a disposizione dei cittadini.
A leggervi, Pier Luigi Ciolli
Nuove Direzioni · n. 68 novembre-dicembre 2021
www.nuovedirezioni.it