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Tassa/Canone RAI
anche per i cellulari e PC
Diminuisce la concorrenza e la trasparenza nei prelievi

Un Governo dei cittadini, alla richiesta dell’amministratore
delegato della Rai Carlo Fuortes di estendere
il cosiddetto canone anche a telefonini, tablet
e pc, lo avrebbe mandato a casa per non saper bene
amministrare i milioni di euro che gli arrivano sia
della imposta/canone RAI sia dalla pubblicità.
Non solo, ma, a mio parere, è da mandare a casa,
soprattutto, perché non si è accorto il tartassamento
pubblicitario, particolarmente odioso quando si
avvale di animali e bambini.
Ma cosa ci stanno a fare i parlamentari del Movimento
5 Stelle che abbiamo votato per cambiare il
sistema? Parlo dei parlamentari del Favvanc…. ma
che non riescono a uscire da un Governo che ogni
giorno lo mette nel c… agli italiani, rendendoli più
poveri e trascinando la nazione nella disoccupazione
visto che prosegue il far entrare le merci basate
sul DUMPING (Esportazione di merci a prezzi molto
più bassi di quelli praticati sul mercato interno
o su un altro mercato, oppure addirittura sotto costo,
da parte di trust già padroni del mercato interno,
generalmente condotta con l’appoggio dello
Stato, allo scopo d’impadronirsi dei mercati esteri.
Un Dumping sociale che consente il mancato rispetto
delle leggi in materia di sicurezza, diritti
del lavoratore e tutela ambientale, che consente a
un’impresa di ridurre i costi di produzione e quindi
di vendere le proprie merci a prezzi molto più bassi
di quelli di mercato.) che ha fatto chiudere i nostri
artigiani, le piccole e grandi industrie che erano la
vera forza economica di una nazione. Non solo,
ma con l’arrivo di dette merci arrivano i relativi
imballaggi (enormi rispetto alla merce) e che dobbiamo
smaltire noi, pagando milioni di euro e/o
subendo i relativi inquinamenti perché dispersi
nell’ambiente.
Con l’occasione invito a intervenire quando qualcuno
parla di rispetto dei diritti umani, domandandogli
perché non interviene pubblicamente e ripetutamente
per sollecitare gli italiani ad acquistare merci
prodotte in Italia, evitando di acquistare le merci a
prezzi da Dumping e che non sono prodotte con le
sicurezze previste per le merci prodotte in Europa.
Solo in questo modo si tutelano gli italiani, l’economia
nazionale e si difende chi in dette nazioni viene
utilizzato come schiavo e/o con paghe da fame.
Per quanto sopra, se non intervieni OGGI il DOMANI sarà sicuramente peggiore.
Entra con noi in azione, perseguendo il motto per aspera ad astra (attraverso le asperità sino alle stelle)
Aprendo www.insiemeinazione.com per trovare le azioni in corso sia per l’aggiornarti sia per
inviarle via mail:
• al Governo e ai parlamentari (troverai gli elenchi con le loro mail in detta homepage),
• a tutti coloro che hai in rubrica mail,
• ai social;
Aprendo www.insiemeinazione.com per leggere il CHI SIAMO e gli obbiettivi che vogliamo raggiungere
nonché trovare e compilare il form per registrarsi, in modo da ricevere i documenti appena prodotti
e i vari passi per giungere alla costituzione dell’Associazione Nazionale INSIEME in AZIONE.
L’Associazione è attualmente in embrione ma è già operativa perché serve subito per essere cittadini
che intervengono in modo concreto e trasparente per rappresentare analisi e proposte atte a evitare un
grave danno allo sviluppo socioeconomico e alla pace sociale che sono le basi della qualità della vita.
…………………………………………………..
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
http://www.aduc.it – ufficiostampa@aduc.it
31 ottobre 2021 – Imposta/canone Rai. Referendum per libera informazione e fisco non-predatore
L’amministratore delegato della Rai ha bussato cassa e vorrebbe estendere il cosiddetto canone anche
a telefonini, tablet e pc (oltre a stornare dai “fondi canone” quelli che oggi finiscono al “Fondo per il
pluralismo”- soldi dati a pioggia ad alcuni media: https://tlc.aduc.it/rai/comunicato/canone+imposta+ra
i+pentola+dell+oro+che+tutti_33324.php). In diversi gli hanno fatto notare che “non va bene”. Ma Carlo
Fuortes insiste. Occasione perché l’unico partito non al governo, Fratelli d’Italia, si è erto a difensore
dello status quo di contribuenti e utenti tlc (https://tlc.aduc.it/notizia/imposta+canone+rai+aumento+
proposto+presidente+rai_138321.php).
Il canone è, a singhiozzo, campo di battaglia (storico: “Leggendarie” le campagne di: Lega di Bossi/Salvini
e quelle di Antonio Di Pietro; Alcuni giornalisti Rai che, per i loro problemi occupazionali, invitavano a
non pagare il canone… Tutte campagne di invito a non pagare, abbandonando a se stessi quelli che vi
aderivano e che hanno dovuto poi far fronte da soli ad un Fisco ben legittimato nelle proprie pretesepenali
di ritardato pagamento incluse) di vari partiti, e il partito della Meloni si è buttato a capofitto per
l’occasione, basta dire il contrario di chi è al potere, anche se nei fatti FdI in Rai ha le proprie “poltrone”.
Nulla di cui stupirsi. Informazione e intrattenimento di Stato (governo e opposizione) funzionano così.
Sembra che l’imposta/canone sia tra le più odiate dai contribuenti, immaginiamo, trasversalmente
rispetto ai partiti che poi vengono mandati in Parlamento… ma questo non intacca il compatto partito
unico padrone della Rai. Siamo quindi in uno dei casi in cui chi rappresenta gli elettori nelle istituzioni
fa cose diverse da ciò che pensano e desiderano i propri elettori. Nulla di cui stupirsi.
Riforme all’orizzonte a parte le richieste di soldi di Fuortes e – sempre il nostro – che dice di amministrare
la tv di Stato senza farsi condizionare dai partiti… lui che è dov’è per decisione dei partiti?
(https://www.repubblica.it/politica/2021/10/28/news/rai_il_piano_di_fuortes_il_nuovo_modello_
allontanera_i_partiti_dalla_tv_ma_gia_oggi_i_politici_non_chiamano_piu_-324141644/) Nulla.
Dobbiamo rassegnarci e, come fanno tante associazioni e simili, dimenticarci del problema in cambio
di qualche boccone della torta? Anche perché in passato, visto che il Parlamento era sempre insensibile
in materia e i cittadini avevano tentato dei referendum, questi ultimi non hanno dato effetto? (Un
referendum -abolizione canone- non passò il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale perché
fu tacciato di essere contrario alla legge – che non consente referendum in materia tributaria-, un altro
vide il consenso degli elettori ma era “solo” un consiglio per la privatizzazione della Rai).
No, non ci rassegniamo e rilanciamo per tre motivi:
• i danni dell’informazione e intrattenimento di Stato sono sempre peggiori in una società dove la
mediaticità è dominante per consapevolezza, consenso e salute mentale di ognuno;
• i danni del trust/monopolio inquinano mercato mediatico e pubblicitario (unica fonte di introiti per
i concorrenti Rai);
• il Parlamento continua ad essere insensibile (o lo è col metodo FdI…) alle istanze dei cittadini e
quindi è tempo di aiutarlo ad essere più attento e disponibile. Così come in questi ultimi e prossimi
mesi è e sarà aiutato coi referendum giustizia giusta, cannabis, eutanasia e caccia. Referendum che
nel metodo – la rivoluzione della raccolta firme con lo spid – sono diventati più accessibili, funzionali
e consoni per l’aiuto degli elettori al processo legislativo.
Occorre quindi mettersi a studiare come, facendo tesoro del passato, dare il nostro contributo ad
una informazione e un fisco non da sudditi.
https://www.aduc.it/articolo/imposta+canone+rai+referendum+libera+informazione_33412.php

————— MESSAGGIO ORIGINALE —————
31 ottobre 2021
Oggetto: SALASSI Imposta/canone Rai anche sui telefoni, tablet, pc
Da: Pier Luigi Ciolli
A: Al Presidente Consiglio Ministri <uscm@palazzochigi.it>; <segrcd@governo.it>;
al Presidente Camera dei Deputati <fico_r@camera.it>;
alla Presidente del Senato <maria.alberticasellati@senato.it>; <segreteriagabinettopresidente@senato.it>
Cc: <presidente.commissione.camera@gallitorrini.com>; <camperisti@rai.it>
RAI vigilanza dei servizi
Brachini Alberto <alberto.barachini@senato.it>; Acunzo Nicola <acunzo_n@camera.it>;
Airola Alberto <alberto.airola@gmail.com>;
Anzaldi Michele <anzaldi_m@camera.it>; Bergesio Giorgio <giorgio.bergesio@senato.it>;
Cantone Carla <cantone_c@camera.it>;
Capitanio Massimiliano <capitanio_m@camera.it>; Casini Pier Ferdinando <pierferdinando.casini@senato.it>;
Coin Dimitri <coin_d@camera.it>;
De Giorgi Rosalba <degiorgi_r@camera.it>; De Petris Loredana <loredana.depetris@senato.it>;
Di Lauro Carmela <dilauro_c@camera.it>;
Di Nicola Primo <primo.dinicola@senato.it>; Faraone Davide <davide.faraone@senato.it>;
Flati Francesca <flati_f@camera.it>;
Fornaro Federico <fornaro_f@camera.it>; Fusco Umberto <umberto.fusco@senato.it>;
Gallone Maria Alessandra <alessandra.gallone@senato.it>;
Garnero Santanche’ Daniela <daniela.santanche@senato.it>; Gasparri Maurizio <gasparri@tin.it>;
Gaudino Felicia <felicia.gaudiano@senato.it>;
Giacomelli Antonello <giacomelli_a@camera.it>; Giordano Conny <giordano_c@camera.it>;
Iezzi Igor Giancarlo <iezzi_i@camera.it>;
L’Abbate Patty <pasqua.labbate@senato.it>; Mantovani Maria Laura <marialaura.mantovani@senato.it>;
Margiotta Salvatore <salvatore.margiotta@senato.it>;Marrocco Patrizia <marrocco_p@camera.it>;
Mollicone Federico <mollicone_f@camera.it>;
Mule’ Giorgio <mule_giorgio@camera.it>; Paragone Gianluigi <gianluigi.paragone@senato.it>;
Paxia Maria Laura <paxia_m@camera.it>;
Pergreffi Simona <simona.pergreffi@senato.it>; Piccoli Nardelli <piccoli_f@camera.it>;
Ricciardi Sabrina <sabrina.ricciardi@senato.it>;
Schifani Renato <segreteriapresidenteschifani@senato.it>; Tiramani Paolo <tiramani_p@camera.it>;
Verducci Francesco <francesco.verducci@senato.it>;
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